La dieta è l’unico gioco in cui vinci quando perdi”. – Karl Lagerfeld
COME RIMEDIARE AD UNO SGARRO
Può capitare di venire invitati a cena da amici, di partecipare ad un compleanno o di abbuffarsi durante le feste natalizie che come al solito vedono sulle nostre tavole alimenti ricchi di grassi e soprattutto di zuccheri. Ciò produrrà, da una parte un affaticamento del tratto gastro-intestinale ed epatico, dall’altra le scorie prodotte avranno, come conseguenza, un accumulo di acidi nei tessuti.
Nel periodo immediatamente successivo ai giorni di festa, dovremo preferire quei cibi che facilitano l’eliminazione delle scorie e, allo stesso tempo, introdurre alimenti alcalinizzanti che contrastino l’acidosi.
QUALI CIBI EVITARE
Sicuramente quelli di cui abbiamo abusato cioè gli alcolici, gli zuccheri, i carboidrati raffinati e con glutine, i grassi di origine animale, i dolci cremosi e lievitati, i fritti, i latticini e i formaggi.
ALIMENTI DISINTOSSICANTI
Sottoporre periodicamente l’organismo a un trattamento di disintossicazione dovrebbe essere la prassi e non solo una pratica alla quale ricorrere in caso di “emergenza post sgarro”. L’organismo infatti lavora a pieno regime se gli organi deputati alla stessa disintossicazione sono puliti e quindi meglio disposti ad affrontare il lavoro di pulizia e filtro dell’organismo.
Disintossicarsi dalle tossine per lo più accumulate con l’introduzione di cibi in eccesso e di bassa qualità significa dunque dare “ossigeno” alle cellule e aumentare le probabilità di vivere in salute. Sebbene sia utile farlo periodicamente, è particolarmente consigliato nei giorni successivi ad un periodo di eccessi.
Il limone è uno dei rimedi più naturali e validi che possiamo assumere per disintossicarci. Di poco costo e di facile reperibilità questo frutto è in grado di fare miracoli nel nostro organismo. Il suo succo spremuto e bevuto in acqua tiepida è in grado, contrariamente a quanto si crede, di sbloccare gli intestini più ostinati e di ripulire l’organismo dagli eccessi delle colle assunte con un’alimentazione errata.
I semi di lino sono un altro utile alleato, due cucchiai macinati e aggiunti allo yogurt vegetale, alla frutta della colazione o nelle zuppe, sono in grado di fornire tutti i nutrienti e gli acidi grassi utili ad un buon trattamento disintossicante.
Potremmo bere tisane disintossicanti che aiutano nel delicato ma importante lavoro di pulizia e drenaggio corporeo, e per questo potete scegliere di prepararle a base di bardana, carciofo, tarassaco, ortica, aloe e cardo mariano. L’ortica remineralizza e pulisce mentre il dente di leone (o tarassaco) lavora bene sul fegato e ha una buona azione energizzante nei confronti dei reni.
I germogli sono quanto di meglio per ripulire il fegato, l’intestino e per migliorare la digestione. Per avere la massima resa è consigliabile consumarli crudi.
Il riso integrale e l’avena sono ottimi per regolarizzare l’intestino e per sostenerci dall’eccesso di purine (scarti metabolici derivati per lo più da alimenti di origine animale) introdotte in maniera spropositata nei pasti dei giorni precedenti.
PER QUANTO TEMPO SEGUIRE QUESTO TIPO DI ALIMENTAZIONE
Questi preziosi accorgimenti devono essere seguiti per almeno 7 giorni, fino a quando non compaiono i segni della disintossicazione ovvero urine chiare e feci prive di odori forti. Anche un odore troppo forte del sudore è un indicatore di intossicazione.
AFORISMA DISINTOSSICANTE
Fare finta, quando andate a fare la spesa, di avere pochi soldi e quando siete a casa fate finta di avere poco tempo per cucinare: avere pochi soldi vuol dire comprare le cose che costano meno (legumi, verdure, cereali, pesce azzurro) ed evitare le cose che costano molto (insaccati, alcolici, formaggi grassi, alimenti affumicati, cibi inscatolati e – o precotti).
Avere poco tempo per cucinare vuol dire mangiare crudo tutto ciò che si può (le verdure cotte perdono quasi tutte le vitamine col calore, le crude mantengono intatto tutto il patrimonio di vitamine e sali minerali) gli alimenti troppo cotti o intingolati ed elaborati sono pesanti e indigesti. Un bel pesce bollito richiede venti minuti; della carne al ragù, magari per fare delle lasagne, richiede ore di cucina diventando dunque un alimento pesante.
REGOLE GENERALI
- Si usi pochissimo sale iodato grezzo o sale rosa dell’Himalaia (quasi niente).
- Consumare non più di 4 cucchiai di olio extravergine al di.
- Si dovranno bere minimo 2 litri di acqua a scelta.
- Non si assumeranno latticini.
- No pane, grissini, freselle, biscotti, ecc..
- Non si dovrà assumere vino né nessuna bevanda gassata o dolce.
- 4 porzioni di verdura al giorno ed una sola di frutta (la mattina).
ESEMPIO DI ALIMENTAZIONE POST FESTE E SGARRI ECCESSIVI
La colazione
Iniziare con una tazza di tè verde, quindi caffè e latte vegetale (avena, farro, miglio, mandorle, riso), sul pane di segale o di grano saraceno spalmare un marmellata biologica senza zucchero. Poi una manciata di frutta secca, noci, nocciole, anacardi.
A metà mattina si può bere un centrifugato (sedano, finocchio, carote quello che si hai in casa, con aggiunta di zenzero, potente anti-infiammatorio), se si vuole aggiungere aloe o bacche di goji.
Il pranzo
Cercare di variare il più possibile i cereali integrali come riso, quinoa, grano saraceno, farro, orzo (evitare la pasta). Condire i piatti come si farebbe con la pastasciutta, pomodoro, verdure o erbette e spezie. Provare a inserire la curcuma dappertutto. Tutti i giorni un’insalata di verdure crude e semi.
Metà pomeriggio frutta secca.
La cena
Zuppe di legumi, minestroni, passati, tortini di verdure, pesce 3 volte a settimana, uova 2 volte a settimana e carne bianca 1 volta a settimana.
Se non ti prendi cura della macchina più magnifica che ti sia mai stata data… dove andrai a vivere?” – Karin Calabrese