Una dieta a base di glutine per le masse è nata dallo sviluppo della rivoluzione industriale di alimenti industriali prodotti in serie, a basso costo e con una lunga durata”. – Steven Magee
Non esistono sintomi tipici della celiachia. La maggior parte delle persone affette hanno problemi generici come una diarrea intermittente, dolori addominali o magari possono anche non manifestare alcun problemi gastrointestinali. I sintomi della celiachia possono simulare quelli di altre malattie come colon irritabile, ulcere gastriche, morbo di Crohn, infezioni parassitarie, anemia, disordini della pelle o disturbi nervosi.
La celiachia si può manifestare anche in modi meno ovvi, includendo cambiamenti del comportamento come irritabilità o depressione, ansia o attacchi di panico, svenimenti e astenia, disturbi allo stomaco, dolori alle giunture, crampi muscolari, eczemi cutanei, ferite alla bocca, disordini ai denti o alle ossa e movimenti delle gambe e dei piedi (neuropatia).
Alcuni indizi di malassorbimento che possono derivare dalla celiachia sono:
- Perdita di peso improvviso
- Diarrea
- Crampi addominali, flatulenza
- Debolezza generale
- Feci maleodoranti o grigiastre che sembrano grasse o oleose.
- Difficoltà di crescita (nei bambini)
- Depressione e Ansia
CAUSE
Le cause esatte della celiachia sono sconosciute. Quello che si sa per certo è che si tratta di un difetto ereditario. Se un individuo ce l’ha, normalmente si manifesta anche nel 10 % dei parenti prossimi. Può verificarsi a qualsiasi età, anche in tarda età, dopo uno stress emotivo.
Solitamente i sintomi non appaiono finché il glutine è introdotto nella dieta.
Spesso, per motivi non molto chiari, questa malattia si manifesta dopo alcune forme di trauma: ad esempio infezioni, maternità, forte stress, danni fisici o operazioni chirurgiche.
DIAGNOSI
Visto che chi è affetto da questo disturbo ha un livello di anticorpi maggiore del normale, un’analisi del sangue può aiutare la diagnosi (anticorpi anti-gliadina, anti-endomisio e anti-trans glutaminasi).
Nei falsi negativi, per rifare la diagnosi si può rimuovere (biopsia) una piccola porzione di tessuto intestinale per cercare un eventuale danneggiamento dei villi.
La biopsia intestinale ci permette di dimostrare la presenza delle lesioni istologiche che sono alla base della definizione di malattia. Allo stesso modo l’insostituibilità della biopsia è confermata, pur dal fatto che avendo a disposizione degli ottimi tests non invasivi e pur avendo a disposizione degli ottimi tests di screening come gli EMA, nessuno di essi possiede una sensibilità e specificità del 100% (falsi negativi).
Generalmente il tessuto è ottenuto da una endoscopia, ovvero l’inserimento di un sottile e lungo tubo attraverso bocca, esofago e stomaco, fino all’intestino, dove asporta un campione di tessuto.
Anche osservando le regole di una severa dieta libera da glutine si può confermare una diagnosi, ma è importante iniziare tale dieta solo dopo una valutazione medica.
COMPLICAZIONI
A causa del danneggiamento dell’intestino causato dal glutine, pure la digestione di cibi che non lo contengono possono risultare in dolore addominale e diarrea. Alcune persone affette da celiachia non sono in grado di tollerare lo zucchero contenuto nel latte (lattosio) che si trova in prodotti caseari, condizione chiamata intolleranza al lattosio. Se è questo il caso, bisogna di ridurre il cibo e le bevande che contengono lattosio così come quelli che contengono glutine. Una volta che l’intestino è guarito, si può essere in grado di digerire di nuovo i prodotti caseari. Tuttavia ci sono soggetti che sperimentano intolleranza al lattosio nonostante un trattamento della celiachia che ha avuto successo. Se si fa parte di questo gruppo, si deve evitare indefinitamente prodotti che contengono il lattosio.
Se non viene trattata opportunamente, la celiachia può portare a malnutrizione. Dato che nutrimenti vitali sono persi attraverso le feci piuttosto che assorbiti nel flusso sanguigno, da questa difficoltà di assorbimento può derivare una deficienza di vitamine A, B12, D, E, K e acido folico. Con una perdita continua di grassi nelle feci, anche il calcio può essere perso in quantità eccessive, risultando in altre due complicazioni: un certo tipo di calcoli renali (calcoli di ossalato di calcio) e una malattia delle ossa chiamata osteomalacia, malattia nella quale le ossa diventano molli. La malnutrizione può causare problemi di crescita nei bambini e ritardare il loro sviluppo.
Persone che hanno la celiachia e non mantengono una dieta libera dal glutine hanno più alte probabilità di sviluppare una delle tante forme di cancro, specialmente il linfoma intestinale. Altre complicazioni a lungo termine includono anemia, osteoporosi e neuropatie periferiche.
TERAPIA
La celiachia non ha cure, ma la si può tenere sotto controllo efficacemente attraverso un cambiamento di dieta. Una volta che il glutine viene rimosso dalla dieta, le infiammazioni dell’intestino tenue cominceranno a cessare entro alcune settimane. All’inizio può essere necessario prendere integratori vitaminici e di minerali che prescriverà il medico o il dietologo per aiutare a correggere le deficienze alimentari. La guarigione e una significativa ricrescita dei villi avviene in parecchi mesi nei più giovani e in 2 o 3 anni negli individui più anziani.
I vantaggi di una dieta libera da glutine sono notevoli specialmente nei bambini. Non solo i loro sintomi fisici migliorano, ma pure il comportamento e la crescita inizieranno a migliorare.
Per trattare la malattia e prevenire complicazioni è cruciale evitare ogni cibo contenente glutine. Questo significa tutti i cibi o ingredienti derivati dalla maggior parte dei grani, frumento, orzo, segale e avena inclusi.
CIBI CHE CONTENGONO GLUTINE (VIETATI)
- Frumento
- Segale
- Orzo
- Avena
- Farro o Triticale
- Tutte le preparazioni dietetiche contenenti malto
- Tutte le preparazioni dietetiche contenenti amido di frumento
- Tutte le preparazioni dietetiche che contengono le farine suddette (semolini, fiocchi, dolci)
- Spelta
- Kamut
- Sorgo
CIBI SOSPETTI
- Quinoa
- Amaranto
- Teff
Sono a rischio per i celiaci anche i prodotti di cui non si conosce l’origine botanica (amidi e maltodestrine) non possiamo escludere il rischio di contaminazione nelle varie fasi di produzione
CIBI CHE NON CONTENGONO GLUTINE (PERMESSI)
- Mais
- Riso
- Soia
- Grano saraceno
- Tapioca
- Midollo di palma
- Castagne
- Miglio
- Carrube
- Fecola di patate
- Tutte le preparazioni dietetiche che contengono le farine suddette (semolini, fiocchi, dolci)
ALIMENTI NATURALMENTE PRIVI DI GLUTINE (PERMESSI)
- Carne
- Pesce
- Uova
- Verdure
- Grassi da condimento (escluso l’olio di semi vari)
- Zuccheri semplici
- Latte e derivati
ATTENZIONE AL GLUTINE NASCOSTO
Nelle etichette alcune parole fanno pensare alla presenza di glutine:
- Amido di frumento, amido gelatinizzato, amido modificato, amido
- Malto, maltodestrine
- Fibra alimentare
- Germe di grano
- Proteine vegetali, proteine vegetali idrolizzate
- Pasta di cacao
- Farina o semola di cereali non specificati
Per i seguenti tipi di alimenti è necessario sempre consultare il prontuario:
- Salse e sughi pronti, zuppe, minestre liofilizzate
- Farine di mais, riso, castagne ecc.
- Insaccati cotti (prosciutto cotto, mortadella ecc.)
- Dadi ed estratti da brodo
- Patatine prefritte e/o surgelate
- Formaggini a pasta filante e spalmabili
- Olio di semi vari e prodotti per friggere, margarina
- Maionese, senape e salse pronte
- Creme, budini, dessert, gelati, zucchero a velo, dolcificanti
- Lievito per dolci e per panificazione
- Caffè solubile e surrogati del caffè