Le bevande energetiche come la Red Bull possono darti le ali al momento, ma col tempo ti tolgono il benessere fisico e mentale di base e portano a disastrose condizioni psichiatriche e fisiologiche”. – Abhijit Naskar
I PERICOLI DEGLI ENERGY DRINKS
Gli energy drinks sono una particolare categoria di bevande analcoliche contenenti sostanze che, per le loro caratteristiche, sono in grado di fornire effetti “energizzanti” in seguito alla loro assunzione.
Da non confondere con gli sport drinks, i quali non contengono stimolanti, ma sali minerali e carboidrati e sono destinati principalmente alla reidratazione.
Gli energy drinks vengono consumati da molti giovani e i pericoli son legati al contenuto elevato di caffeina e all’abbinamento che spesso viene fatto con l’alcol.
Due lattine della nota bevanda energetica da 0,7 litri corrispondono alla caffeina contenuta in sette lattine di Coca-Cola, può arrivare, quindi, al 150 e fino al 300 in più rispetto ad altre bevande che contengono caffeina.
Le sostanze in essi contenute sono principalmente: glucosio, caffeina, maltodestrine, inositolo, taurina, guaranina, estratti di erbe eccitanti e vitamine del gruppo B.
CAFFEINA:
Sostanza psicoattiva più consumata al mondo, per via dei suoi effetti eccitanti. L’effetto della caffeina è transitorio, ed in genere si esaurisce in poche ore.
TAURINA:
Amminoacido che in genere aiuta la produzione degli acidi biliari, ma ha effetti regolatori sulla trasmissione degli stimoli nervosi aumentando la reattività e la concentrazione.
CARNITINA:
Amminoacido normalmente utilizzato dal corpo per convertire i grassi in energia.
MALTODESTRINE:
Carboidrati che nell’organismo svolgono funzioni energetiche. In particolare servono a sostenere sforzi prolungati ed a favorire il recupero fisico; sostanza affine agli zuccheri ma dal sapore poco dolce, ha un’attività regolatoria nei confronti della serotonina e, quindi, dell’umore.
INOSITOLO:
La vitamina B7, o inositolo, stimola la produzione di lecitina, sostanza che compie un’azione di pulizia delle pareti interne delle arterie.
ESTRATTI DI ERBE:
Fra i più frequenti troviamo tè verde, erba mate, açaí, ginkgo biloba, zenzero e ginseng, Tutte migliorano infatti la concentrazione, aumentano la frequenza e la capacità contrattile del muscolo cardiaco.
VITAMINE:
Soprattutto vitamina C e vitamine del gruppo B (che svolgono funzioni nell’ambito del metabolismo energetico).
GUARANÀ:
Ha un effetto stimolante sul sistema nervoso centrale e su quello cardiovascolare ed ha proprietà toniche ed astringenti, soprattutto sull’intestino. L’estratto di guaranà contiene più caffeina del caffè o del tè.
GLUCURONO LACTONE:
l glucurono lattone (detto anche acido lattone glucoronico) è uno zucchero prodotto naturalmente dal glucosio, che rappresenta la principale fonte energetica dell’organismo umano. Questo carboidrato avrebbe la funzione di ridurre il senso di fatica durante l’esercizio fisico.
RISCHI
Tra i più diffusi effetti collaterali del consumo eccessivo di energy drinks, c’è l’aritmia; si tratta di un’anomalia del battito cardiaco che può ostacolare il cuore nel pompare sufficiente sangue all’interno del corpo, con esiti negativi non solo per il cuore stesso, ma anche per il cervello. Per non parlare del rischio di sovrappeso, diabete e anche di dipendenza vera e propria.
Gli esperti ritengono, infatti, che l’uso eccessivo di bevande energizzanti potrebbe aumentare il pericolo di patologie degenerative e croniche, creando dipendenza psicologica. Una dipendenza che può essere sollecitata da un messaggio tanto distorto quanto diffuso: gli energy drinks migliorano la concentrazione oppure la perfomance sportiva. Niente di più inesatto. E in tal senso, il Parlamento europeo ha vietato di inserire sulle etichette proprio questa “indicazione”. Il consiglio è, come naturale, un uso consapevole e, soprattutto, moderato.
PERICOLI PER GLI ADOLESCENTI
Un rischio che riguarda i giovani: i principali consumatori di Energy drink sono persone tra i 18 e i 35 anni, ma non va trascurata la presenza di consumatori adolescenti.
L’uso di nomi e packaging accattivanti, sponsorizzazioni di eventi e pubblicità attraverso i canali più disparati, sono destinati ad un pubblico giovane ed ai loro interessi, come sport, musica e vita notturna. Infatti i ricercatori ritengono che il problema più urgente da risolvere sarebbe che molti giovanissimi (il 68% dei ragazzi tra i 10 e i 18 anni) beve regolarmente energy drinks, mischiandoli agli alcolici. Il mix è micidiale perché può dare l’illusione di attenuare la sonnolenza indotta dall’alcool, anche se la concentrazione ematica non diminuisce. Questo altera la capacità di percepire il proprio stato di ebbrezza, e la riduzione dei sintomi sgradevoli dell’alcol porta ad aumentarne l’assunzione, in un pericoloso circolo vizioso. Inoltre, mascherando l’effetto depressivo dell’alcol, causano rischio di disidratazione, alterazioni del ritmo cardiaco e della funzionalità renale.
Addirittura in America esistono degli energy drinks alcolici, acquistabili anche online: il Comitato per la sicurezza alimentare invita a prestare particolare attenzione a tali prodotti che potrebbero presto arrivare anche in Italia.
Ciascuno dovrebbe pertanto regolarsi nel consumo di energy drinks così come fa per il caffè o il tè. Per il loro contenuto di caffeina, non sono raccomandati ai bambini, alle donne incinte o alle persone sensibili alla caffeina.
Per fare un esempio, la Società italiana di pediatria aveva lanciato un allarme al 68esimo congresso a Roma: rischio obesità. Gli Energy drinks la favorirebbero dato l’alto tasso di zuccheri. Danni, anche per fegato e ossa.
Eppure l’etichetta avverte unicamente: “Tenore elevato di caffeina”!!