02Dic

Ozempic è un punto di svolta per la perdita di peso. I pazienti possono perdere fino al 15% del loro peso corporeo, una percentuale che prima era raggiungibile solo con interventi chirurgici”. – Dottoressa Caroline Apovian

I NUOVI FARMACI PER DIMAGRIRE 

 

Si chiama Ozempic o Wegovy, nome commerciale della “semaglutide” sviluppata dall’azienda farmaceutica danese Novo Nordisk, da qualche tempo è finito alla ribalta sui social, e non solo, come medicinale “miracoloso” per perdere chili di troppo.

La semaglutide fa parte della famiglia degli Agonisti GLP-1, farmaci che mimano l’azione di un ormone naturale, il “glucagon-like peptide-1” (indicato con la sigla GLP-1). Questi farmaci nascono con un impiego specifico: il trattamento del diabete di tipo 2 e ora per curare l’obesità.

I recettori per GLP-1 sono presenti un po’ in tutto il corpo ma soprattutto nel pancreas, nel cervello e nello stomaco. Dopo aver mangiato, i batteri e le cellule intestinali producono GLP1 che si lega ai recettori nei seguenti organi:

  • PANCREAS
    dà il segnale di aumento della produzione di insulina, l’ormone che abbassa il livello di zucchero nel sangue;
  • CERVELLO
    dà il senso di sazietà, e quindi il segnale di stop all’assunzione del cibo. In pratica, alcune aree del cervello che regolano i nostri comportamenti alimentari, inducono a smettere di mangiare;
  • STOMACO
    rallenta il processo digestivo, dando al corpo il segnale di non intasare oltremodo lo stomaco.

Inoltre, questi “ormoni/farmaci” riducono la secrezione di glucagone, l’ormone che aumenta la glicogenolisi, cioè la scissione del glicogeno epatico e di conseguenza il rilascio di carboidrati immagazzinati nel fegato. Permettono così di tenere sotto controllo la glicemia, mantenendola stabile in circolo.

In definitiva, l’impiego di questi nuovi farmaci nasce dal fatto che essi, imitando il comportamento di questo ormone GLP-1, hanno, tra le altre cose, la capacità di rallentare lo svuotamento gastrico in seguito all’assunzione di cibo e ridurre l’appetito mediante l’invio di segnali di sazietà al cervello.

Quando nei test clinici e nell’impiego tra la popolazione sono stati notati questi effetti, alcuni medici hanno iniziato a prescrivere l’Ozempic, oltre che nei diabetici, come rimedio contro l’obesità in modalità “off label”, cioè per trattare problemi di salute diversi da quelli per cui era stato sviluppato in origine il principio attivo.

Per questo motivo circa tre anni fa, Novo Nordisk ha fatto domanda di autorizzazione per un nuovo farmaco che si chiama Wegovy e che è sostanzialmente l’Ozempic ma con un dosaggio più alto e realizzato appositamente come rimedio contro l’obesità.

Il farmaco è stato autorizzato negli Stati Uniti nel 2021 e all’inizio del 2022 nell’Unione Europea. Nel 2013 ha vinto il premio “Breakthrough of thè Year” (svolta dell’anno) assegnato da “Science“, una delle riviste scientifiche più famose al mondo.

Cerchiamo ora di conoscere meglio la semaglutide e i farmaci della classe a cui appartiene (dal semaglutide al tirzepatide: gli agonisti GLP-1). Si tratta di farmaci chiamati “agonisti del recettore per l’ormone GLP-1″ (o agonisti GLP- 1R), che aiutano i soggetti sovrappeso/obesi a perdere tra il 15% e il 20% del loro peso corporeo e a ridurre il rischio di problemi cardiaci.

UTILIZZO

Sono disponibili sotto forma di soluzione iniettabile in penna preriempita e possono essere ottenuti soltanto con prescrizione medica. L’iniezione viene effettuata sotto la pelle dell’addome, della coscia o della parte superiore del braccio. La dose raccomandata di Semaglutide è di 0,25 mg una volta alla settimana. Dopo quattro settimane, la dose dovrebbe essere aumentata a 0,5 mg. Se necessario, può essere ulteriormente aumentata fino a un massimo di 1 mg una volta alla settimana.

RISCHI ASSOCIATI

Gli effetti indesiderati più comuni (che possono riguardare più di 1 persona su 10) sono problemi dell’apparato digestivo, quali diarrea, vomito e nausea (sensazione di malessere), capogiri o svenimenti. Questi effetti sono in genere di entità lieve o moderata e di breve durata. È comune (può interessare fino a 1 persona su 10) un grave peggioramento della retinopatia diabetica (danno alla retina, la membrana fotosensibile presente nella parte posteriore dell’occhio). In rari casi può portare alla pancreatite.

TIPI

Il più popolare è il:

  • Semaglutide (OZEMPIC – WEGOVY)

disponibili in formulazione iniettabile per via sottocutanea ad intervalli settimanali, ma esiste anche una versione per somministrazione orale (Rybelsus 3-7-14 mg).

Dosaggio:

OZEMPIC (semaglutide) – Novo Nordisk:

o 1 – 4 settimana 0,25 mg
o Settimane 5-8 0,5 mg o dalla 9°in poi, 1mg.

WEGOVY – Novo Nordisk:

o 1 – 4 settimana 0,25 mg
o Settimane 5-8 0,5 mg o Dalla 9° alla 12 1 mg
o Settimane 13-16 1,7 mg
o dalla settimana 17 2,4 mg

Gli altri tipi sono:

  • Dulaglutide (TRULICITY)
  • Lixisenatide (ADLYXIN)
  • Liraglutide (SAXENDA)
  • Exenatide (BYETTA)

Dosaggio:

questi si iniettano quotidianamente.

Ultimo uscito:

  • Tirzepatide (MOUNJIARO – ZEPBOUND)

Dosaggio:

sempre per iniezione settimanale, vari dosaggi:

o 1 – 4 settima. 5 mg
o dalla 5° in poi settimane 10 mg

Arriveranno poi i 10 e 15 mg (non ancora disponibili in Italia).

MOUNJARO – ZEPBOUND

Il MOUNJARO contiene, oltre alla semaglutide, anche la molecola tirzepatide che blocca il recettore H del polipeptide insulino gastrico (GIP): quindi doppio agonista GLP-1 RA/polipeptide inibitore gastrico (GIP). Il blocco del recettore del GIP fa ridurre l’assunzione di cibo, dando un senso di pienezza e sazietà.

Secondo i risultati di uno studio recentemente pubblicato su “JAMA Internal Medicine”, persone con sovrappeso o obesità trattati con tirzepatide ottengono più facilmente una perdita di peso clinicamente significativa e maggiori riduzioni del peso corporeo rispetto a quelle trattate con semaglutide, indipendentemente dalla presenza di diabete di tipo 2.

Con l’approvazione di MOUNJARO/Zepbound da parte della FDA, ora i pazienti che cercano di perdere peso avranno un’altra opzione.

Come Ozempic e Wegovy, anche Zepbound viene inizialmente somministrato a basse dosi e aumentato gradualmente.

Stando a quanto dichiarato da Eli Lilly, l’autorizzazione di Zepbound si basa su alcuni studi condotti dall’azienda su 2.539 adulti con obesità o sovrappeso e problemi medici legati al peso diversi dal diabete. In questi studi, dopo 72 settimane le persone che assumevano Zepbound e che avevano apportato modifiche alla dieta e all’esercizio fisico hanno registrato una sostanziale perdita di peso.

Con una dose più alta del farmaco, 15 milligrammi, le persone che assumevano Zepbound hanno perso in media circa 21 chilogrammi, rispetto ai 15 chili in meno riportati dai pazienti che hanno assunto la dose più bassa da 5 milligrammi. I partecipanti allo studio a cui è stato somministrato un placebo hanno perso in media sette chili.

Secondo Eli Lilly, un paziente su tre che ha assunto la dose più alta Zepbound ha perso oltre 26 chili, pari al 25 per cento del proprio peso corporeo, rispetto all’1,5% del gruppo a cui è stato dato il placebo. Il peso medio iniziale dei volontari che hanno partecipato allo studio erano di circa 104 chili. La casa farmaceutica ha anche comunicato che alcune persone che hanno assunto Zepbound hanno riportato reazioni a livello gastrointestinale, tra cui nausea, diarrea, vomito, costipazione o dolore addominale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *